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Nosy Be: Megattere e squali balena

Riprendiamo il racconto che ha iniziato , nell’articolo precedente,  la nostra simpaticissima  amica biologa Carlotta Barba, nella quale ci ha parlato di Nosy Be e delle tartarughe marine. Ora ci racconterà la vita di due giganti del mare: megattere e squali balena, due incredibili animali  da poter ammirare in questa isola suggestiva

Le megattere

Ben ritrovati ragazzi !

Durante l’inverno australe (da fine agosto a metà ottobre), il mare intorno a Nosy be, sulla costa occidentale del Madagascar, offre uno degli spettacoli naturali più affascinanti del mondo: la migrazione delle megattere!

Grandi gruppi di megattere (Megaptera novaeangliae) svolgono la loro migrazione annuale dall’Antartide, dove si recano per nutrirsi, fino alle acque tropicali di Nosy Be, calde e protette, dove le femmine partoriscono e coccolano i loro piccoli, mentre i maschi cercano la compagna per la nuova stagione riproduttiva.

Conosciamo meglio questi giganti

Essendo mammiferi marini, respirano ossigeno per mezzo dei polmoni e riescono a stare in immersione circa venti minuti. I maschi prolungano il tempo di apnea  nella stagione degli amori.

Le balene come tutti i cetacei, presentano delle narici che si sono spostate sulla sommità del capo e modificate in quello che viene chiamato: lo sfiatatoio.

Mentre nei misticeti lo sfiatatoio è costituito da due orifizi, negli odontoceti (delfini, orche, capodogli…) ne è presente soltanto uno.

L’apertura dello sfiatatoio avviene per azione di muscoli volontari e quindi, diversamente dagli altri mammiferi, i cetacei devono decidere quando respirare.

Durante l’espirazione sembra che dallo sfiatatoio zampilli un getto d’acqua. Invece è semplicemente l’acqua, che restando sul dorso dell’animale al momento dell’emersione, viene messa in sospensione dal forte atto respiratorio e può raggiungere un’altezza di 3 mt. Il nostro Collodi aveva disegnato Geppetto fuoriuscire da una balena attraverso la  fontanella dallo sfiatatoio,  ma era stato estremamente fantasioso.

Le megattere, all’arrivo del primo caldo, verso metà ottobre, sanno di dover nuovamente intraprendere la migrazione verso Sud, poiché la dieta è giunta al termine ed è il momento di nutrirsi nuovamente del loro magico Krill.

Le specie

Le megattere sono mammiferi marini di cui sono note ben 129 specie diverse che comprendono cetacei (dal greco “ketos”, mostro marino), sirenidi, pinnipedi, lontre marine e gli orsi polari.

I cetacei si dividono in due grandi sott’ordini:

  • Odontoceti o Balene con i denti (delfini,capodogli, orche, focene)
  • Misticeti o Balene con i fanoni (megattere, balenottere azzurre, balenottere minori).

I misticeti (dal latino mistix, baffi), come le megattere, sono provvisti di fanoni,  lamine cornee che si trovano ai lati delle mascelle e che  servono come filtro di ciò che ingeriscono trattenendo le sostanze nutritive.

Il nome megattera (Megaptera novaeangliae) deriva dal greco méga pterón, grande ala, in riferimento alle grandi pinne pettorali, che possono raggiungere una lunghezza pari a circa un terzo di quella del corpo, risultando così le più lunghe di tutti i cetacei.

Hanno una piccola gobba sul dorso che ha permesso ai francesi di chiamarle baleine à bosse (balene con la gobba).

Dopo questa bellissima descrizione delle megattere , Carlotta ci parlerà di  un altro gigante del mare.

Lo squalo balena

Gli squali balena (Rhincodon typus) sono i pesci più grandi che abbiano  mai vissuto nel nostro pianeta, e si possono incontrare nelle acque di Nosy Be mentre gironzolano alla ricerca di cibo.

Il più grande esemplare misurato con precisione era di ben 18,8 mt. Questi animali hanno una lunghezza media che varia dai 5,5 mt. ai 10 mt. ed i neonati misurano appena 53 –64 cm. Quelli che visitano le acque di Nosy Be, sono dei giovani tra i 5 e gli 8 mt.

Come si riconosce lo squalo balena?

Nel caso non bastassero i 10 mt. di lunghezza, lo squalo balena si distingue anche per la sua “livrea” con pois di colore bianco che spiccano come tante stelle sul suo manto azzurro scuro.

Non a caso, in Madagascar viene chiamato “Maro Kintana”, che significa tante stelle, o con un po’ più di poesia, cielo stellato.

Una particolarità : ogni esemplare possiede una propria “costellazione” identificativa, generalmente composta da 4/6 disegni, che durante la crescita manterranno la forma originale, così da permettere l’identificazione  anche dopo tanti anni, semplicemente scattandogli una foto.

Lo squalo balena ha una testa larga e piatta, occhi relativamente piccoli e la bocca posta nella parte anteriore della testa (terminale).

Questi occhi relativamente piccoli e laterali permettono allo squalo di non avere piena visuale davanti a se, così chiunque voglia fare il bagno con lui, dovrà mettersi di fianco al gigante e non aver paura se questo animale viene verso di voi a bocca aperta…sta solo cercando il suo plancton.

Lo squalo balena è pericoloso?

Vuoi sapere se mangia gli uomini ? No, il Maro Kintana, è un filtratore che si nutre prevalentemente di zooplancton, in particolare di gamberetti, uova di pesce, meduse, copepodi, larve di corallo. Lo squalo balena filtra il cibo dall’acqua trattenendolo nelle branchie, mentre l’acqua, viene espulsa dalle fessure branchiali. Il cibo, accumulandosi nella gola, crea una massa che con efficienza, innesca un riflesso di deglutizione.

A causa della gola estremamente stretta, questi squali non possono ingoiare prede di grandi dimensioni, ma il pesce azzurro di piccole dimensioni è ben gradito. Non preoccupatevi, sono giganti innocui con i quali facilmente si può fare il bagno!

Non c’è esperienza più emozionante di quando, immersi in acqua, uno squalo balena si posiziona verticalmente davanti a voi…!! Non spaventatevi , è solo intento a praticare un’aspirazione verticale del plancton, che è densamente concentrato in superficie , cioè sta praticando  il suo modo preferito di procacciarsi il cibo.

Cosa altro sappiamo dello squalo balena  ?

Nonostante le ricerche scientifiche , questi animali sono ancora abbastanza sconosciuti. Non si conoscono, ad esempio, le loro tratte migratorie. E’ un pesce a tutti gli effetti , dato che ha  la pinna caudale, la comune coda, verticale, mentre tutti i mammiferi marini (balene, delfini, orche, capodogli), hanno la pinna caudale orizzontale dando così la propulsione per il movimento.

Come in tutti i pesci i, nella parte subito dopo il capo hanno grandi fessure branchiali e lo squalo balena ne ha cinque , che gli permettono di catturare l’ossigeno dall’ acqua così da poter respirare sott’acqua senza mai uscirne.

Al contrario i mammiferi marini catturano l’ossigeno dall’ aria, respirano tramite i polmoni, riuscendo a stare in apnea fino a  90 minuti. Sono obbligati a mettere una parte del loro corpo oltre la superficie, come lo sfiatatoio, per non annegare.

Anche i turisti possono dare un piccolo contributo : con il Manta Diving è infatti possibile partecipare a progetti di “ citizen science”, dove chiunque a bordo, supportato da biologi e ricercatori, scattando una foto, potrà dare una mano alla ricerca.

Come si  riproducono?

Lo squalo balena è ovoviviparo, cioè l’embrione che si forma all’interno di un uovo, si schiuderà nell’utero della madre.

Una volta schiuse le uova, i nuovi nascituri sono rilasciati in mare dalla madre perfettamente formati.

Le megattere, invece, hanno una riproduzione sessuata e sono dei placentati. 

Le femmine di balena danno alla luce normalmente un solo cucciolo, ogni 2 anni, lungo dai 5mt. ai 7 mt.

Quindi, se si ha la rarissima fortuna di assistere ad un parto dello squalo balena, si potrà osservare che viene espulso, dal ventre materno un piccolo perfettamente formato, come il parto di una balena. Per questo non è facile distinguere se è un pesce o un mammifero.

Detto tutto ciò, lo squalo balena è sicuramente uno squalo perché ha la pinna caudale verticale, ha le branchie per respirare sott’acqua ed è ovoviviparo come i pesci.

Conclusioni

Se Carlotta ti ha fatto venir voglia di poter vivere questa esperienza dal vivo,  lei e il Manta Diving saranno felici di accompagnarti in questa esperienza unica. Non ti resta che contattarli e trasformeranno questa esperienza da sogno a realtà

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